giovedì 28 maggio 2009

Dea Monica e slave22575







Eccomi tornato con una piccola sorpresa.






In un vecchio CD-Rom ho recuperato alcune foto dei tempi in cui ero l'umilissimo schiavo personale di mia cugina Monica (o, come Lei preferiva farsi chiamare da me, la "mia unica Dea").



Dea Monica è stata la prima a farmi scoprire le gioie (e soprattutto le sofferenze...) della Dominazione Femminile e, grazie a Lei, ho scoperto la mia natura di sottomesso.






All'inizio il nostro rapporto era molto soft, in quanto a Lei piaceva solo umiliarmi obbligandomi a baciare le Sue Scarpe Divine per adorarLa.Nel giro di poche settimane, però, ho scoperto il lato sadico, cattivo ed estremamente crudele del Suo carattere.






La mia unica Dea non amava solo degradarmi facendosi venerare per delle ore inginocchiato ai Suoi Piedi, Le piaceva moltissimo punirmi per ogni mia più piccola mancanza e si divertiva a torturarmi con sempre nuovi sadici giochetti.






I supplizi a base di calpestamento con tacchi a spillo, frustate, mollette dentate, cera colata e ogni altra orribile tortura Lei inventasse per me divennero quasi quotidiani.






Nella prima immagine si vedono i Suoi strumenti di tortura preferiti (le Sue fruste, soprattutto il terribile staffile...) e le Sue Divine Scarpe in vernice nera coi tacchi altissimi a spillo a cui teneva moltissimo e che io dovevo baciare per adorarLa.



Questi Divini oggetti dovevano stare SEMPRE a Sua disposizione nella camera del mio appartamento (di cui Lei aveva una chiave personale...) in maniera che, ogni qualvolta lo desiderasse, potesse utilizzarli a esclusivo Suo piacimento.






Nelle altre due immagini si possono notare i devastanti effetti del Suo staffile sulla mia schiena indifesa.



Quel giorno, rientrando nel mio appartamento, non avevo notato la Sua presenza e non mi ero immediatamente inginocchiato per adorarLa.La cosa aveva scatenato il Suo estremo sadismo e la punizione per quell'affronto erano state 50 violentissime frustate a cui aveva fatto seguito una lunghissima ed estenuante sessione di adorazione delle Sue Calzature Divine.